PIN 21
DepurArt Lab Gallery, Milano
2015
L’opera consiste in una struttura in ottone costruita in sezione aurea dalle sembianze di un totem/tartaruga.
Dal centro delle due calotte scende un filo a piombo, l’elemento dell’equilibrio interiore, disegnando una linea verticale idealmente infinita in quanto conduce alla perfezione. Il filo a piombo allude alla ricerca del trascendente ma anche all’elevazione, impeccabile nella sua misura, simboleggia la congiunzione tra cielo e terra. La tartaruga è posizionata su un reticolo dove verrà evidenziata una struttura quadrata 3×3. La proprietà più importante, tipica dei quadrati magici, è che sommando i numeri che compaiono riga per riga, colonna per colonna o lungo ciascuna delle sue diagonali si ottiene sempre 15 (la costante magica), che è il numero dei giorni di ogni mese del calendario solare tradizionale.
Shu era una divinità primordiale della mitologia egizia, personificazione dell’aria. dell‘atmosfera e del vento, e membro della grande Enneade di Eliopoli. Era anche il dio della luce che ruppe le tenebre primordiali. Il suo nome significa Colui Che solleva.
In Cina si narra che all’indomani del diluvio l’imperatore Yu interrogasse le acque del Fiume alla ricerca di un segno che indirizzasse la sua condotta in un frangente così drammatico. Il responso si offrì in forma di nove cifre sul guscio di una tartaruga. Il quadrato che include quelle cifre è detto Lo-Shu, ovvero “Decreto del Fiume”.
La tartaruga è una divinità ctonia fondamentale, espressione delle forze profonde della terra e delle acque. Ma, nella maggior parte dei casi essa può sublimarsi in simbolo celeste.
La tartaruga viene innanzitutto vista è vissuta come un cosmo in miniatura. Fra la sua scaglia arrotondata superiore, che richiama il cielo e quella piatta inferiore, che richiama la terra, si sviluppa l’uomo. La tartaruga è quindi prima di tutto l’immagine di un universo primitivo da sviluppare, essa discende da un mondo fonte, originario.
Project